“L’adolescenza è un momento di passaggio delicato e fondamentale ha dichiarato Lidia Ravera in più interviste – devi elaborare il lutto dell’uscita dall’infanzia.” Ma è anche il momento della vita in cui si può scoprire l’amore come racconta nel suo ultimo romanzo, L’amore che dura, edito da Bompiani. Emma e Carlo si sono conosciuti sui banchi di scuola, hanno condiviso ideali, si amati pazzamente, poi sposati e lasciati quando l’età adulta ha evidenziato le differenze e i loro progetti di vita da sogni si sono trasformati in ostacoli. Lui è un cineasta di successo e vive a New York con una nuova compagna. Lei ha continuato a insegnare in una scuola di periferia e si è risposata. A vent’anni dalla fine del loro matrimonio i due si danno appuntamento in un bar di Roma, pronti a riversarsi addosso ciascuno il proprio carico di recriminazioni e, silenzi, omissioni. Emma in particolare è intenzionata a chiedere e offrire perdono per un segreto che si porta appresso da tanti anni. Quale sia, il lettore lo scoprirà solo leggendo insieme a Carlo una lettera e alcune pagine dei diari nei quali fin dall’adolescenza ha scrupolosamente annotato la sua vita. Così il mancato incontro reale tra i due protagonisti genera un duello verbale nel quale il lettore si troverà davanti le ragioni dell’uno e dell’altro che – come sempre accade in una coppia – non sono verità assolute, in uno svelarsi della trama che diventa via via appassionante come un giallo. Ma chi è il colpevole?
Emma, irriducibile idealista, figlia del ’68 e del femminismo, che ha tenuto celato per anni un segreto che avrebbe potuto cambiare la vita di entrambi? O Carlo, bellissimo e inguaribile seduttore, che non ha mai accettato l’abbandono della donna amata che invece di seguirlo a New York ha preferito restare a Roma, circondata da adolescenti problematici, i suoi “figli per finta”? E nemmeno Alberto, il secondo marito di Emma, sindacalista, più giovane di età, compagno fedele e affidabile, innamorato ma incapace di andare oltre l’accudimento, è del tutto innocente. Intorno al loro triangolo si muovono personaggi che Lidia Ravera come sempre tratteggia con sapienza, capaci di uscire dalle pagine del romanzo per entrare nella vita, come Samantha, la giovane allieva di Emma che a soli 16 anni deve fare i conti con la maternità forse nata da una violenza, Marco il saggio fratellone di Carlo che ha sempre tifato per la cognata, Sara la nuova compagna americana di Carlo, Lisa, l’amica del cuore di Emma e Franny giovane donna dai capelli rossi e gli occhi azzurri, protagonista suo malgrado di una storia che ha radici lontane.
E il lettore si appassiona a una storia d’amore così simile a tante altre e per questo così diversa, perchè quello di Emma e Carlo è l’amore dei 16 anni che è eterno perché è quello con il quale tutti gli amori che verranno devono fare i conti. Il solo amore capace di resistere alle crepe del tempo, come sostiene Lidia Ravera. Che sia il pezzo mancante che si può trovare una volta sola nella vita, o la pura chimica di due corpi che non possono fare a meno l’uno dell’altra, quel che è certo è che
L’amore genera dipendenza e della dipendenza reciproca si nutre.
Autore | Lidia Ravera |
Titolo | L'amore che dura |
Editore | Bompiani |
Pagine | 416 |
Prezzo | €18.00 |