Daisy Jones & The Six Taylor Jenkins Reid

Prima c’erano i Six, sei musicisti di grande talento e sull’orlo del successo, con un frontman irresistibile e carismatico, Billy Dunne. Poi arriva Daisy Jones, svitata e bellissima, con una splendida voce e una gran voglia di sfondare. Nasce così  il gruppo rock più famoso e amato degli anni ’70. Sul palco Billy e Daisy fanno faville e i loro concerti riempiono gli stadi in tutto il mondo, mentre le canzoni che scrivono a quattro mani scalano le classifiche. Sembrano la coppia più bella del mondo ma in realtà si detestano. Lui si è appena disintossicato per amore della moglie Camila e delle figlie, lei è inaffidabile e si sballa ogni notte. Ma se il successo è una droga di cui nessuno può fare a meno, l’amore crea seri problemi. Il 12 luglio 1979, dopo un concerto memorabile, il gruppo si scioglie all’improvviso, senza spiegazioni. Quarant’anni dopo qualcuno (e si scoprirà solo alla fine del romanzo la sua identità) mette insieme i pezzi, intervistando i musicisti, il manager, il discografico, gli amici e i famigliari, in un dialogo virtuale a distanza tra tutti i protagonisti che ormai hanno cambiato vita. Ed è questa la cifra stilistica che conquista della scrittura di Taylor Jenkins Reid, americana di Los Angeles che dopo un esordio nel cinema, ha sei romanzi d’amore e di successo all’attivo. Questo è il romanzo della svolta, tanto che ne ha parlato (bene) perfino il New York Times.
Un’immersione totale negli anni ’70, quando le droghe si prendevano come caramelle e la musica era un business molto redditizio. Perchè se Daisy Jones & The Six non sono mai esistiti, il contesto in cui si muovono i protagonisti è assolutamente reale, tanto che al lettore viene voglia di ascoltare le loro canzoni. E l’Autrice, geniale, dopo il colpo di scena finale, propone i testi di tutti i brani che compongono “Aurora” l’album del grande successo. E c’è da scommetterci che da qualche parte sono pronte le musiche scritte per la serie che Netflix ha prontamente tratto. Sarà divertente vedere le facce dei protagonisti che il libro ci ha ha fatto immaginare, ma il mio consiglio è quello di leggere prima il romanzo. Ne vale la pena.