Dopo di te Jojo Moyes

Dopo di te è il seguito di Io prima di te, il romanzo di Jojo Moyes che mi ha ricordato molto Love story di Erich Segal,  del 1970, le cui pagine sono state bagnate dalle lacrime di un’intera generazione di donne). Anche in questo caso dal primo libro di Moyes è stato tratto un film che in Italia esce a settembre  con Emilia Clarke e Sam Claflin. Come si può intuire dal trailer il film potrebbe deludere le entusiaste lettrici che hanno fatto di Io prima di te un enorme successo  letterario, nè i due protagonisti mi sembrano in grado di ottenere una nomination all’Oscar come era accaduto ai due interpreti di Love story, Ali MacGraw e Ryan O’Neal.

Ma torniamo al libro. Jojo Moyes racconta di essere stata costretta a scrivere il seguito della storia dalle centinaia di missive di lettrici che volevano sapere che fine aveva fatto Louise , dopo la tragica morte di Will, il suo grande amore, da lei stessa accompagnato in Svizzera per il suicidio assistito.

Louise cerca di riprendere a vivere come le ha chiesto Will. Vivi bene. Semplicemente, vivi!”
Ma non è facile superare un lutto. Louise, che vive nella casa acquistata grazie ai soldi che le ha lasciato Will, entra in un gruppo di aiuto per l’eleaborazione del lutto, ma  è paralizzata, incapace di lasciare un lavoro orribile e di cambiare davvero vita. Ma la vita cambierà lei, grazie a un terribile incidente e a una pestifera ragazzina che entra prepotentemente nella sua vita. Questa volta c’è un lieto fine e un nuovo principe azzurro, ma niente è scontato.

Il romanzo non delude le aspettative; è un rosa scritto bene, avvincente, che si legge e si vive con passione. L’autrice tocca con apparente leggerezza tanti temi che coinvolgono tutti, dal lavoro, alla famiglia con personaggi, così verosimili, così reali. Accompagnati da una buona dose di sana ironia. Molto divertente la descrizione dei contrasti tra i genitori di Louise dopo che la mamma scopre il femminismo e supera i confini della sua routine di casalinga di provincia cercando inutilmente di coinvolgere il marito.

Altro merito della Meyers, se me lo permettete, è quello di risparmiarci  noiose descrizioni erotiche, senza cadere d’altra parte nel sentimentalismo. Ecco perchè – pur appartenendo alla letteratura “leggera” – non è il solito romanzetto rosa.
trailer film

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