Gli innamoramenti Xavier Marìas

Non è un tipo simpatico Xavier Marìas e l’impressione, che ho avuto da subito leggendo i suoi libri, è stata confermata quando l’ho visto in un intervista tv. Lui ti vuole convincere in ogni riga di essere il più grande scrittore del secolo ma certe sue dissertazioni (dottissime, obviously) ti fanno cadere l’attenzione sotto le ginocchia. Eppure… eppure io lo amo tanto. D’altronde uno che si inventa un incipit come quello di Domani nella battaglia pensa a me, in cui un uomo si sveglia il mattino accanto al cadavere di una donna con cui aveva trascorso l’avventura di una notte, come fai a non amarlo? Marìas è indubbiamente uno dei grandi scrittori contemporanei. Prendere in mano un suo libro è un’emozione forte e non ti delude mai. Di questo romanzo  in particolare ho amato la trama e il modo inconfondibile di costruirla.

Qui  c’è una donna che osserva dal bar in cui va tutte le mattine a prendere il caffè, la coppia perfetta, quella che lei ritiene composta da due persone che si amano davvero e che lei spia non tanto con invidia, quanto per cercare di assorbirne l’amore, di comprenderlo, augurando loro in tutta sincerità ogni bene. Invece l’uomo muore all’improvviso e la donna del bar, Maria, sconvolta dalla morte dell’uomo, si svela alla vedova ed entra a poco a poco con le migliori intenzioni, nella sua vita, arrivando a farsene coinvolgere oltre il limite. Qui il racconto si fa incalzante come un giallo (che vi lascio gustare da soli) mentre Maria e il lettore avranno la conferma che niente è come sembra, specie in amore e che quell’immagine assolutamente reale e vera che le si presentava ogni mattina nascondeva dei segreti, come accade in ogni coppia. Ma anche Maria alla fine cadrà nella melassa dell’amore o di quello che lei si illude sia l’amore che finalmente giunge a trovarla. Si innamora, Maria, come tutti i protagonisti di questa storia, ma dal suo innamoramento non nascerà quello che cercava.

Marìas sceglie per la prima volta una donna per raccontarsi.  Apparentemente fredda e cinica, Maria è una narratrice che si sforza di essere imparziale e cinica, ma non è difficile scoprire il suo bluff. E alla fine non è importante stare o meno dalla sua parte, ma leggere la sua storia. Perché mai come in questo caso lo scrittore detta le regole. E tu devi stare al gioco. Anche questo è uno dei piaceri della lettura.

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