Negli anni ’30 nel Salento, la vita scorre lungo i binari più stereotipati dell’Italia del sud, chiusa nei confini soffocanti della vita di paese. Ma un giorno Carlo, che era andato a cercar fortuna al nord, torna a Lizzanello con una moglie forestiera e per giunta bellissima, Anna, che dalla Liguria si trova catapultata in un mondo che le è totalmente estraneo e ostile, a partire dalla lingua. Con la ferma risolutezza che il marito ha imparato ad amare, Anna fin da subito lotta per rimanere coerente con se stessa e le sue idee di atea e femminista ed attua la sua rivoluzione anche in cucina, dove ogni domenica si ostina a pestare basilico e pinoli nel mortaio che si è portata in valigia, per non dimenticare i profumi della sua terra.
Tra donne che nel migliore dei casi non la capiscono (sua cognata) o le sono apertamente ostili (la sarta del paese che ebbe una relazione giovanile con il suo Carlo) Anna va avanti senza mai piegarsi alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. E quando nel 1935 il portalettere del paese va in pensione, fa qualcosa di impensabile: si presenta al concorso delle Poste e diventa la prima portalettere del paese. Una carriera che in vent’anni di onorato servizio, prima a piedi, poi in bicicletta, la porterà lentamente a diventare il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese, di cui arriva a conoscere i segreti più nascosti, consegnando le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, leggendo le missive a chi non è in grado di farlo e mettendo su carta i pensieri di chi non sa scrivere. L’idea del romanzo d’esordio di Francesca Giannone nasce dal ritrovamento in un cassetto di famiglia di un biglietto da visita che riporta “Anna Allavena Portalettere“. Era la sua bisnonna, la prima postina di Lizzanello e probabilmente di tutto il Salento.
In giro a piedi tutto il giorno, con la pioggia o con il sole. Ci perderesti la salute. Siamo seri. Non esistono portalettere donna. Finora, disse Anna
Se l’ispirazione è autentica, la trama del romanzo ambientata nell’Italia dagli anni ’30 fino agli anni ’60 è pura fantasia per quanto riguarda gli intrecci famigliari e sentimentali, seguendo il filone, quello del memoir storico, che sta avendo molto successo tra i lettori ( e anche tra i produttori di fiction. Infatti è già in programma una serie ispirata). Un esordio brillante per una giovane scrittrice che dopo studi e lavoro a Bologna, ha deciso di tornare nella sua Lizzanello per dedicarsi anche all’altra sua grande passione, la pittura, ritraendo soprattutto donne.
Autore | Francesca Giannone |
Titolo | La portalettere |
Editore | Casa Editrice Nord |
Pagine | 416 |
Prezzo | € 19 |
Anno | 2023 |