Inquietante. E non è un thriller, ma semplicemente una fotografia di quel che accade nel presente di tutti noi. L’ autrice Anna Wiener, dopo avere lavorato prima nell’editoria a New York e poi a San Francisco nel mondo delle startup, a 29 anni ha mollato tutto per dedicarsi alla scrittura. La sua vita, prima, assomiglia a quella di tanti ventenni come lei, attratti dalla Silicon Valley in una sorta di corsa all’oro postmoderna, dove le pepite sono i dati raccolti, organizzati e venduti al miglior offerente e i progetti sono idee che si sviluppano in rete, immateriali, ma in grado di farti diventare milionario in pochi mesi. Un esercito di giovani cresciuti con internet, svegli, intelligenti, curiosi e sinceramente convinti di contribuire a creare un mondo migliore.
L’unico dilemma morale che riconoscevamo era si dovesse o meno vendere i dati, ma noi non lo facevamo. Eravamo solo un canale. Non dimenticate che stiamo dalla parte giusta diceva il responsabile delle soluzioni sorridendo. Noi siamo i buoni.
In questo diario che si evolve in romanzo, Anne Wiener si pone delle domande solo dopo averlo vissuto intensamente il sistema, per cinque anni, attratta come tanti altri dal mito della Silicon Valley. Una fortunata élite di giovani che rompe gli schemi del lavoro tradizionale rivoluzionandolo e adattandoselo addosso, come un vestito su misura. Un lavoro fluido e basato sulla fiducia, un’utopia che finalmente si realizza. Chi, come la protagonista, entra nella famosa startup open source nata per la creazione di un software libero, decide da solo qual è lo stipendio più adeguato e l’orario di lavoro; le ferie sono illimitate; gode di ottima assicurazione sanitaria, può lavorare ovunque da remoto, oppure andare in un ufficio dove oltre al cibo e alle bevande sono a disposizione luoghi in cui giocare, fare attività fisica, schiacciare un pisolino e una delle sale riunioni è arredata esattamente come lo studio ovale della Casa Bianca. Un mondo esclusivo nel quale vivi connesso giorno e notte e comunichi con il tuo vicino di scrivania con un sms l’orario e il luogo di una festa in cui tutti parlano solo di lavoro e sembrano così felici. Mentre il sistema mostra le prime crepe, qualcuno comincia a porsi delle domande.
Abbiamo agevolato la raccolta delle informazioni ma non sappiano come verrano usate. E dunque dov’è la trappola?
Lei non ce lo dice ma il lettore intuisce che la trappola è nel sistema stesso, che evolvendosi ha creato un mostro. E che soprattutto quella libertà non è democratica e le scelte legate all’utilizzo dei dati sono molto pericolose. Per tutti. L’autocritica collettiva e la rivoluzione che ne conseguirà (forse) sono ancora lontani anche se ci sono segnali forti. Ma la generazione del libro è già vecchia e forse i prossimi milionari vorranno andare in vacanza con la bellissima ragazza che appare in copertina, l’androide Sophia fotografato nei laboratori di Hanson Robotics a Hong Kong nel 2019.
Autore | Anna Wiener |
Titolo | La valle oscura |
Editore | Adelphi |
Pagine | 309 |
Prezzo | € 19 (ebook € 9,90) |