La ragazza senza nome Elda Lanza

“La ragazza  senza nome” che Elda Lanza  è riuscita a concludere prima della sua morte (a 95 anni nel 2019) resterà l’ultimo della fortunata serie di gialli, iniziata con Niente lacrime per la signorina Olga, che hanno per protagonista l’avvocato napoletano Max Gilardi, alto, bello come un attore, sposato due volte e sempre circondato da donne. Dopo averlo visto in tv, attratta dalla sua avvenenza, Beatrice Longoni,  una modesta  donna delle pulizie gli racconta di una strana ragazza, certamente straniera ma che si esprime a gesti che lei ha accolto in casa per una notte dopo averla vista vagare per il paese con una strana e lunga palandrana colorata. Il corpo nudo della ragazza verrà trovato in una roggia, con una pallottola in corpo. La morte, stabilirà l’autopsia, è stata naturale ma qualcuno, dopo, le ha sparato. Perchè? Da quel momento l’avvocato Gilardi si troverà a fronteggiare un’escalation di morti, tutte legate a un contatto, anche se fugace, con la misteriosa ragazza. Tra queste anche la donna che si era rivolta a lui e che lascia una ragazzina che l’avvocato decide di proteggere, accogliendola in casa come una figlia.
Ma chi è la ragazza misteriosa che ride e non parla e accarezza la carta della Regina di cuori? Da dove viene? E perchè è morta? Inutile svelare la trama, ricca di sorprese. Conta invece lo stile di una scrittrice e giornalista che fino all’ultimo ha voluto continuare a raccontare storie nelle quali l’elemento femminile è protagonista in tutte le sue sfaccettature. Elda Lanza, che è stata la prima presentatrice della tv italiana, nella vita e nella scrittura è sempre dalla parte delle donne e i suoi eroi  sono autentici gentiluomini, come l’avvocato Gilardi.
Ci mancheranno la sua sensibilità, la grazia, l’ironia e la simpatia. Per fortuna Elda Lanza, ci lascia una produzione letteraria vasta e sfaccettata, che va dal giallo al manuale di bon ton, dall’autobiografia al romanzo rosa.

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