Jo Nesbø è uno scrittore atipico. Partito come calciatore, una breve carriera come analista finanziario, cantante e compositore di un gruppo rock (con il quale si esibisce ancora) e attualmente scrittore di best sellers in puro stile thriller scandinavo.
Uno dei suoi più riusciti personaggi è Harry Hole, classico investigatore perdente, ex alcolista con un passato decisamente turbolento con cui si troverà a fare i conti in questa sua undicesima avventura.
Felicemente risposato con Rakel, Harry Hole, ormai vicino alla cinquantina, sembra aver trovato un suo equilibrio, ma l’omicidio di due donne e il ferimento di una terza. A collegare le vittime, il fatto che tutte e tre fossero iscritte a Tinder, la app per appuntamenti “al buio”. Sui loro corpi la firma di quello che appare subito come un serial killer spietato, che beve il sangue delle sue vittime. La tensione sale pagina dopo pagina e il lettore si trova (come in ogni giallo che si rispetti) a partecipare in prima persona alla soluzione del caso, anche grazie agli indizi sapientamernte lasciati tra le pagine del romanzo. E naturalmente, come in ogni giallo che si rispetti, niente è come sembra!
Autore | Jo Nesbø |
Titolo | Sete |
Editore | Einaudi |
Pagine | 640 |
Prezzo | € 22 |