Tre volte Alessia Principe

Giulia ha due anni; gioca nel prato al limitare del bosco, vicina al papà che distoglie gli occhi per pochi istanti, quanto basta perché la bimba sparisca letteralmente nel nulla. Una piccola distrazione.  Ma “Le distrazioni si pagano e si pagano per tutte le altre volte che invece sono state gratis” dirà  Giovanni che, dopo trent’anni di angoscia, incertezza e sensi di colpa, rimasto vedovo, decide di intraprendere un viaggio che spera possa aiutarlo a trovare la verità e a fare i conti con il passato. Perchè all’epoca le indagini sulla scomparsa di Giulia sono finite nello stesso profondo buco nero in cui sono condannati a vivere i suoi genitori. Un vuoto che la madre ha riempito coltivando fino alla morte il rancore nei confronti del marito, il padre lasciandosi uccidere lentamente dal senso di  colpa. Vecchio e malato, con la memoria che fa cilecca, Giovanni affida il diario del suo viaggio alle lettere destinate all’amico Peppino che gli è sempre rimasto vicino. Un viaggio a ritroso nel tempo, che scava nel cuore e nella coscienza di tutti quelli che incontra a cominciare dall’ispettore Terraccia che all’epoca aveva indagato senza successo.
Il racconto, che appassiona come un giallo, si snoda su vari livelli: la grande amicizia tra Giovanni e Peppino, la storia di un ragazzino fragile e quella di Lea e dei suoi amori. Perchè la scomparsa di Giulia ha cambiato non solo la vita della sua famiglia, ma anche quella di un’altra, lontana ma via via sempre più vicina.
Il viaggio di Giovanni lo condurrà alla verità, ma non potrà restituirgli quella felicità che gli è stata prima data e poi negata. “Perchè anche la felicità ha un prezzo e non te la regala nessuno.”  Alla fine resta solo il perdono.

Alessia Principe, nata a Cosenza e laureata in giurisprudenza, scrive di spettacolo e cinema sul blog dell’Huffington Post. “Tre volte” edito da bookabook  è il suo primo romanzo.

Il conterraneo Gioacchino Criaco autore di “Anime nere” e del più recente “La Maligredi” nella prefazione definisce Alessia: “una sorpresa, senza enfasi: straordinaria.“

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