Mille pagine e non averne abbastanza. Perchè è difficile separarsi dalle vite dei personaggi di questo romanzo di Hanya Yanagihara, scrittrice statunitense di origini hawaiane. Willem, Malcom, J.B. e soprattutto Jude ti entrano sotto la pelle con le loro vite abitate – sono parole dell’Autrice – da “sesso e cibo e sonno e amici e soldi e fama” in una New York molto smart e decisamente snob. Quattro persone completamente diverse non solo per etnia, ma anche per la loro storia personale artistico-lavorativa, che al college hanno sviluppato un’amicizia profonda che durerà tutta una vita, tra alti e bassi, sorprese e tragedie. Una vita come tante, appunto, e proprio per questo straordinaria. “A little life” (in inglese rende meglio l’idea) di Hanya Yanagihara è un romanzo a tinte forti che è diventato cult negli ambienti gay radical chic di New York. In realtà è una storia di amicizia e di amore.
“Il libro – ha dichiarato l’Autrice – è una doppia storia d’amore omosessuale: c’è anche quella tra Jude e Harold. Ma per me rimane una storia di amicizia. Io credo che molti di noi vivano e desiderino relazioni al limite: qualcosa di più profondo, misterioso, o impegnativo dell’amicizia. Il rapporto tra due amici è il più coinvolgente che esista.
Il romanzo è un melodramma nel senso che le emozioni, i dolori, le reazioni sono estremizzate, quasi esagerate, ma a mio parere è questa la forza del libro. Perchè quello di Hanya Yanagihara è un romanzo classico e al tempo stesso modernissimo. Il personaggio di Jude, poi, con i suoi terribili segreti legati agli abusi subiti da piccolo, ci prende il cuore. Siamo con lui, vogliamo vederlo felice, proprio come accade per gli orfani raccontati da Dickens.
Ma anche gli altri personaggi del romanzo trovano spazio nel cuore del lettore. Sono tutti orfani, in fondo. Willem, l’amico del cuore di Jude, con genitori anafettivi e un fratello handicappato che vuole diventare attore; J.B., l’artista super coccolato in famiglia che fatica a ottenere il successo per cui smania; Malcom, futuro architetto, che viene da una famiglia benestante e non si sente amato; Harold, il professore in cerca del figlio perduto bambino a causa di una terribile malattia; Andy, il dottore che vuole a tutti i costi salvare il corpo e l’anima di Jude. L’Autrice sembra poco interessata ai personaggi femminili che sono pochi e soprattutto poco incisivi, messi sempre come contorno e mai protagonisti.
La vita di Jude, che nonostante tutto riesce a diventare un avvocato di successo, sembra straordinaria , ma in fondo è solo una piccola vita come tante che si spegne come le altre vite meno straordinarie e lascia lo stesso identico vuoto. Senza eredi a custodirne la traccia.
Curiosità: la copertina (Sellerio editore) sembra raffigurare un bell’uomo sofferente e fa pensare a Jude. In realtà la foto di Peter Hujar (scattata nel 1969) rappresenta un’orgasmo.
Autore | Hanya Yanagihara |
Titolo | Una vita come tante (A little life) |
Traduzione | Luca Briasco |
Editore | Sellerio |
Pagine | 1104 |
Prezzo | € 22 |